giovedì 23 marzo 2017

New Post 7 - Perché Benedetto XVI dava così fastidio?


Risponde Don Agostino Tisselli 
 Tratto da «Il magistero di Benedetto XVI» 2013

a cura di Don Agostino Tisselli e Don Giovanni Savini

Riflessioni e approfondimenti sui discorsi di Papa Benedetto XVI

Tutti i giorni siamo assaliti da una mentalità edonistica che vuole imporre il relativismo come valore, pertanto (secondo i nuovi maestri del pensiero) la verità non esiste e ognuno di noi deve cercare i propri valori di riferimento, deve sperimentare tutto ciò che la realtà offre, deve concepire la libertà come possibilità senza limiti per fare principalmente ciò che piace. I cattolici sanno che la verità esiste, si può incontrare, se ne può fare esperienza e dà un significato definitivo alla vita e che è essenziale per poter prendere decisioni "a ragion veduta" ed essere liberi di scegliere il bene per se e per gli altri. «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32). 

Il Papa con il suo Magistero si confronta con questa mentalità relativistica e ci conduce per mano verso la conoscenza sempre più approfondita della verità e ci offre quindi i criteri con cui giudicare la realtà e tutto ciò che accade.
Se possiamo definire Giovanni Paolo II il Papa mediatico, Benedetto XVI è il Papa della “parola”. Una parola, la sua, capace di fare presa, che ci fa sentire decifrati nelle nostre domande e che attrae per la forza racchiusa nella sua verità. Verità che scotta e che non trova facili consensi.




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